venerdì 22 maggio 2015

La farfalla

Per tutti coloro che sono rimasti con il fiato sospeso in attesa di sapere che cosa acadde alla vispa Teresa

acquerello di Grazia

La vispa Teresa avea tra l'erbetta a volo sorpreso gentil farfalletta
e tutta giuliva gridava a distesa :" l'ho presa, l'ho presa!"
A lei supplicando l'afflitta esclamo':" vivendo, volando che male ti fo'? Tu si mi fai male stringendome l'ale....dhe lasciami anch'io son figlia di Dio"
Confusa e pentita Teresa arrossi...... dischiuse le dita e quella fuggi!
Se questa è la storia che sanno a memoria i bimbi di un anno
pochissimi sanno che cosa le avvenne quand'era ventenne.
Un giorno di festa la vispa Teresa uscendo di chiesa si alzava la vesta per farsi vedere le calze chiffonne che a tutte le donne fa molto piacere.
Armando il pittore vedendola bella le chiese il favore di far da modella.

Teresa arrossi' ma disse di si.
"Verrete?" - "Verro: ma badi pero'..." "Parola d'onore!" rispose il pittore.
Il giorno seguente Armando l'artista stringendo ardente la nuova conquista gridava a distesa
" T'ho presa, t'ho presa"
A lui supplicando Teresa grido: " Su su mi fai male alla spina dorsale, mi lasci che anch'io son figlia di Dio, se ha qualche programma ne parli alla mamma....."
A tale minaccia Armando tremo', dischiuse le braccia ma quella resto'.
Perduto l'onore, sfumata la stima, la vispa Teresa piu' vispa di prima
per niente pentita per niente confusa, capi' che l'amore è solo una scusa.


Per circa tre lustri fu cara a parecchi, fra giovani e vecchi, oscuri ed illustri,
la vispa Teresa fu presa e ripresa.
Contenta e giuliva s'offriva e soffriva.
(la donna che soffre, se apostrofa l'esse, ha tutto interesse a dire che soffre)
Ma giunta ai cinquanta con l'anima affranta, col viso un po tinto, il resto un po finto,
Per torsi d'impaccio dai prossimi acciacchi, apriva uno spaccio di sali e tabacchi.
Un giorno un cliente, chiedendo un toscano le porse la mano cosi....casualmente.
Teresa la prese, la strinse e gli chiese:" Mi vuole sposare? Farebbe un affare"
Ma lui di rimando rispose: " No no!.... Vivendo, fumando che male ti fo'? "
Confusa e pentita Teresa arrossi', dischiuse le dita e quello fuggi.
Ed ora Teresa, pentita davvero, non ha che un pensiero, andarsene in chiesa.
Con l'anima stracca si siede e stabacca offrendo al Signore gli avanzi di un cuore che batte la fiacca.
Ma adesso fissando con l'occhio smarrito la polvere gialla che resta sul dito le sembra il detrito di quella farfalla che un giorno germiva stringendola viva.
Cosi' come allora Teresa risente la voce innocente che prega ed implora:
" Deh lasciami! Anch'io son figlia di Dio!"
"Fu propio un bel caso!" sospira Teresa fiutando la presa che sale nel naso.
"Se qui non son lesta mi scappa anche questa"
E fiuta e rifiuta, tossisce e starnuta
il naso è una tromba che squilla e rimbomba e pare che l'eco si butti allo spreco.......
Tra un fiotto e un rimpianto tra un soffio e un ecci'................
la vispa Teresa lasciamola li.




 
Esaurita la vena poetica


e anhe quella bucolica ( come direbbe Anna D'Ambrosio )
Mentre nell'orto gli ortaggi crescono
le patate

il radicchio

gli spinaci

i broccoletti e la rucola

fagioli e fagiolini

i fiori

le altre patate
I lavori sono ripresi alla grande
Ma dato che non si vive di solo lavoro
Vi saluto mangiandomi questo bel piatto di fettuccine all'ortica ( gentile omaggio della vicina di casa ) accompagnato dal radicchio appena colto e anche se il vino non è dei migliori..........
Ciao ciao

martedì 19 maggio 2015

Una piacevole compagnia

Una nuova visita ha ulteriormente rallegrato l'atmosfera di questo posto gia' di per se ameno
Mia sorella Silvia, suo marito Mario e la loro amica Grazia (ora anche mia amica)
Cinque giorni per me di riposo quasi assoluto
 ma qualche cambiamento c'è stato e il tocco femminile si nota dai particolari

 il portico si sta trasformando in soggiorno
mentre il soggiorno ora è solo camera da pranzo.
mentre in camera da letto i lavori proseguono
 notare le tendine alla finestra

e la spalliera del letto che è stata sostituita da una sezione di tronco di castagno incatenata al muro
E per conludere un saluto alla mia nuova amica pittrice Grazia che mi ha fatto dono di alcune sue opere, di cui pubblichero' le foto dopo aver fatto le cornici, ma un grazie particolare per " la farfalla " acquerello con relativa poesia manoscritta e dedica personale
 La vispa Teresa avea tra l'erbetta a volo sorpreso gentil farfalletta
e tutta giuliva gridava a distesa :" l'ho presa, l'ho presa!"
A lei supplicando l'afflitta esclamo':" vivendo, volando che male ti fo'? tu si mi fai male stringendome l'ale....dhe lasciami anch'io son figlia di Dio"
Confusa e pentita Teresa arrossi...... dischiuse le dita e quella fuggi!
Se questa è la storia che sanno a memoria i bimbi di un anno
pochissimi sanno che cosa le avvenne quand'era ventenne......
 il resto della poesia al prossimo post
  intanto vi saluto mangiandomi uno (o piu') di questi deliziosi biscotti sempre opera di Grazia. Grazie Grazia e grazie anche a Silvia e Mario per le piacevoli giornate
ciao ciao

domenica 3 maggio 2015

Visita parenti

Approfittando del ponte del 25 aprile sono venuti a trovarmi mio fratello Emilio e mia cognata Anna
qui ripresi in un momento di alta spiriualita' vicino al santuario della madonna del Lourdes, di Zeri naturalmente.Grazie al suo invito ho potuto mangiare il rinomato agnello di Zeri, acccompagnato da fettuccine verdi con funghi e speck un corposo vino rosso e panna con i mirtilli per dessert, il tutto da leccarsi i baffi, veramente da raccomandare a chi visita questi posti. Purtroppo visita lampo, nemmeno due giorni, poi, per motivi di lavoro, sono dovuti rientrare a Roma. Mi aspetto un loro doveroso commento su questo fine settimana.
Il dispiacere della loro partenza è durato solo un giorno perchè l'arrivo di Roberta e Federico ha riportato la gioia.
Ne abbiamo subito approfittato per fare una gita a Zumzeri, localita' sciistica che dista solo 6 km da Patigno, c'era ancora qualche mucchietto di neve e su uno di questi qui abbiamo visto
le orme di un lupo, di quelli veri.
Fortuna per me, forse un pochino meno per loro, durante la loro permanenza mi hanno consegnato
il perlinato per il portico, le tavole per il tetto della seconda cucina, tutto l'occorrente per rifare completamante il secondo bagno e tanto altro ancora per un totale di 16 quintali di merce.
Presi dall'entusiasmo, hanno voluto metter mano in giardino, dove hanno iniziato il camminamento in pietra che zigzaghera' tra gli alberi, seminato i pomodori, rasato l'erba e motozappato un pezzo (questi ultimi due lavori sono merito solo di Federico) e nell'orto dove abbiamo seminato fagioli e fagiolini e tolto un bel po di erbacce
Anche Roberta si è innamorata delle galline
qui ripresa in un momento di intimita' e poi
con il frutto del suo nuovo amore, mentre  Federico (alias Cenerentola)

è relegato ai lavori piu' umili e faticosi.
Qui sta preparando il terreno per seminare i pomodori, notare parte del muro dell'ex ovile demolito.
Che settimana piacevole!!!
Ciao